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Scritto da Giorgio Nicoli in Web Marketing
20 settembre 2016
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Se hai un sito internet e non sai bene se sta funzionando, è ora di concentrarsi sulle metriche vincenti. In questo articolo ti spiego cosa devi controllare se vuoi davvero un sito di successo!

 

Ti sei ritrovato a chiederti se il tuo sito web stia davvero funzionando? Non sai quali pesci pigliare? Niente paura! Alcuni indicatori, detti anche metriche, ti consentono in pochi passi di valutare se il sito sta avendo successo e di controllarlo in ogni momento per scoprirne la tendenza. Ti basta uno strumento gratuito di web analyticse puoi iniziare a tenere sotto controllo i risultati che stai ottenendo con il tuo investimento online.

 

Da dove partire per misurare le metriche del sito web

Per misurare il successo del tuo sito web, devi utilizzare uno strumento di rilevazione dati, che è anche detto web analytics software. Il più diffuso e utilizzato è Google Analytics, uno strumento totalmente gratuito che è possibile installare in cinque minuti. Chiedi al tuo tecnico di fiducia oppure, se hai un po' di confidenza con il codice sorgente del sito web, inserisci il codice di tracciamento del programma. Et voilà, sei pronto a tenere sotto controllo tutti gli indicatori fondamentali per un sito di successo, che Google Analytics chiama metriche.

 

Metriche per un sito web di brand awareness

Se l'obiettivo generale del tuo sito web è quello di generare una consapevolezza del tuo brand, sei interessato principalmente alle visite che genera lo spazio web. Più sono gli utenti che visitano il sito internet, più la gente conoscerà il tuo business. Di conseguenza, si moltiplicheranno le occasioni – sia su internet che fuori dal mondo online – di creare nuovi contatti commerciali e chiudere contratti importanti.

 

Di conseguenza, se hai un sito di brand awareness, dovresti concentrarti soprattutto su queste metriche di Google Analytics:

 

  • numero di sessioni: si tratta delle visite totali che ha generato il tuo sito web. Più precisamente, una sessione è un insieme di azioni compiute sul sito internet (diverse schermate e pagine visualizzate, clic su oggetti e collegamenti...). Dopo un'inattività di trenta minuti, la sessione scade e, se lo stesso utente torna sul sito web, viene considerata una nuova sessione;

  • numero di utenti: lo stesso utente potrebbe visualizzare la pagina web più volte. Di conseguenza, è importante concentrarsi anche sul numero di utenti unici che ha acceduto al sito in un determinato periodo di tempo;

  • pagine/sessione: si tratta della media delle pagine web visualizzate per ogni sessione. Più questo valore è alto, più gli utenti navigano in profondità il tuo sito;

  • durata sessione media: questa metrica consente di misurare, in media, qual è il tempo che gli utenti passano sul tuo sito web. Anche in questo caso, più il valore è alto, più gli utenti si soffermano sui contenuti che proponi online;

  • frequenza di rimbalzo: si tratta di una metrica fondamentale, che misura la percentuale di sessioni in cui l'utente, visualizzata una sola pagina del sito web, esce dal sito senza procedere ulteriormente nella sua visita. Più questo valore è basso, meglio è: significa che la maggior parte delle sessioni è qualificata, in quanto l'utente è interessato e prosegue, visitando altre pagine.
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Tutte queste metriche sono facilmente visualizzabili nella sezione “Panoramica” sotto la categoria “Pubblico”, che tra l'altro è anche quella che viene proposta all'apertura di Google Analytics. Se vuoi procedere più dettagliatamente, puoi anche visualizzare i dati distinti per luogo geografico, browser, tipologia di dispositivo (computer, tablet, smartphone) e persino per tipologia di acquisizione dell'utente. Per esempio, potrebbe essere utile capire se queste metriche sono più di successo per utenti che trovano il sito internet sui motori di ricerca (traffico organico) oppure per quelli che approdano a partire dai social media (traffico social). La sezione “Acquisizione” consente, a questo proposito, di raffrontare queste metriche per i diversi canali di arrivo sul sito web.

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Se sei interessato a particolari sezioni del tuo sito web di brand awareness, potresti spingerti più nel dettaglio, misurando le specifiche metriche di una pagina. Per esempio, potrebbe risultare particolarmente strategica la pagina web dove mostri il tuo catalogo di prodotti. Nella sezione “Comportamento” di Google Analytics puoi verificare se gli utenti gradiscono particolarmente quella pagina, misurando le stesse metriche che ti ho elencato per il sito web in generale e aggiungendone una in particolare, la % uscita, che è la misura di quanti utenti sono usciti dal sito web dopo aver visualizzato quella particolare sezione.

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Infine, puoi misurare anche l'interazione degli utenti con un elemento specifico del tuo sito web che è molto importante per il tuo business. Per esempio, potrebbe essere strategico capire quanti utenti hanno visualizzato il video posizionato in home page o quanti hanno invece scaricato il catalogo in formato .PDF. In questo caso, devi utilizzare un codice di monitoraggio aggiuntivo, definendo questa interazione come Evento. Niente di stratosferico: il tuo tecnico saprà facilmente identificare questa azione come Evento di Google Analytics in pochi minuti.

 

Metriche per un sito web di lead generation

Il tuo sito web è diretto a generare contatti commerciali online? Allora non puoi non essere familiare con il concetto di conversione, che è fondamentalmente un'azione desiderata che l'utente compie sul tuo sito web. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un modulo che viene compilato dal visitatore per richiedere un preventivo o maggiori informazioni.

 

In Google Analytics, puoi monitorare le conversioni che ottieni sul tuo sito internet. Nella sezione “Amministrazione”, imposta un Obiettivo (per esempio, l'utente ha raggiunto la pagina /grazie.html dopo aver compilato il modulo) e inizia a controllare tutte le richieste di contatto che arrivano dal tuo sito. Nella sezione “Conversioni”, potrai vedere tutte le metriche legate al tuo obiettivo impostato. Ecco le più importanti:

 

  • completamenti obiettivo: è il numero di conversioni (richieste di contatto) che hai ottenuto sul sito web, del quale puoi visionare anche l'andamento nel tempo;
  • tasso di conversione all'obiettivo: è quella che viene definita anche conversion rate (CR), ovvero la percentuale di utenti che ha compilato il modulo sul totale dei visitatori. È una metrica fondamentale, che indica quanti utenti, tra quelli che approdano sul tuo sito web, decidono di spingersi fino al contatto;
  • flusso obiettivo: non è una vera e propria metrica, ma si tratta del percorso che abitualmente gli utenti compiono prima di convertire. Questo rapporto ti può essere molto utile per capire quali sono le pagine di successo sul tuo sito web.
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Così come ti ho descritto nel caso dei siti di brand awareness, puoi visualizzare queste metriche anche divise per sorgente di acquisizione della visita. In questo modo, potrai capire, per esempio, se hai maggiori conversioni da utenti che digitano direttamente l'indirizzo web del tuo sito nella barra del browser oppure da quelli che arrivano tramite un link proveniente da un altra pagina web.

 

Una piccola nota a margine: tieni conto che molti utenti preferiscono inviarti una e-mail piuttosto che compilare il modulo di contatto, quindi alle conversioni tracciate da Google Analytics dovresti aggiungere anche quelle che arrivano direttamente nella casella mail inserita nei dati aziendali sul sito.

 

Ovviamente, il tuo obiettivo vero e proprio non è generare contatti commerciali tramite internet, ma chiudere contratti qualificati. Per questo, è una buona pratica individuare manualmente quante tra le conversioni ottenute si sono tradotte in una effettiva offerta commerciale, quante di queste ultime si sono concluse in un contratto e quale è stato il valore di tale contratto. In questo modo, avrai ben chiaro tutto il ciclo di conversione e capirai se hai un sito di successo!

 

Metriche per un e-commerce

Se hai un sito web di commercio elettronico, devi effettuare una piccola aggiunta a quello che ti ho detto. Al monitoraggio delle visite, devi infatti aggiungere anche un codice aggiuntivo che ti permetta di estrarre le informazioni dal tuo gestore dei contenuti (i più diffusi sono Prestashop, Magento e Woocommerce) e di ritrovarle nella sezione “E-Commerce” di Google Analytics. È un operazione che richiederà un piccolo tempo aggiuntivo al tuo sviluppatore web, ma che vale sicuramente la candela!

 

Una volta impostato il monitoraggio e-commerce, queste sono le metriche che dovresti assolutamente considerare per un sito di successo:

 

  • transazioni: il numero di ordini che sono stati effettuati sullo shop online;
  • tasso di conversione e-commerce: non è altro che la conversion rate applicata al negozio, ovvero la percentuale di sessioni che ha generato un ordine sul totale delle visite. Una metrica sulla quale si basa tutto il lavoro di Conversion Rate Optimization, che permette di concentrarsi sugli utenti che visitano il nostro sito web invece di disperdere energie ad acquisirne sempre nuovi... che non comprano!
  • entrate: è la metrica che corrisponde al fatturato generato dall'e-commerce;
  • valore medio degli ordini: questo dato ti consentirà di capire quanto vale in media un ordine che viene effettuato sul tuo sito web. Forse avrai già sentito anche il termine carrello medio, riferito a questa metrica;
  • tempo all'acquisto: quanti minuti o ore passano prima che, in media, gli utenti decidano di spingersi ad acquistare sul tuo shop online? Questa metrica ti sarà di grande aiuto per capire il tempo medio che solitamente serve ai visitatori per convertire;
  • rendimento prodotti: si tratta di un insieme di metriche che riguardano i prodotti più venduti, quelli più redditizi e le categorie merceologiche più di successo.
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A queste metriche fondamentali, dovresti aggiungere il dato che riguarda i carrelli abbandonati. Questa informazione, che è visualizzabile dalla sezione del flusso obiettivo, che ti ho già descritto per quanto riguarda i siti web di lead generation, consente di capire quanti utenti decidono di abbandonare l'e-commerce senza acquistare, pur avendo inserito uno o più prodotti nel carrello. Si tratta di utenti che erano molto intenzionati all'acquisto, quindi capire qual è il tasso di abbandono nella fase di conclusione dell'ordine è fondamentale per individuare quali migliorie si possono effettuare per recuperare questi preziosi visitatori.

 

In questo articolo, ti ho descritto l'importanza degli strumenti di web analytics per misurare le metriche fondamentali e capire se hai un sito di successo. A seconda dell'obiettivo del tuo spazio web e alla sua specificità, avrai diversi dati da tenere in considerazione. Se il tuo obiettivo è fare brand, ti interesserà fare tante visite qualificate. Se, invece, miri a generare contatti commerciali, dovrai considerare primariamente le conversioni ottenute. Se, infine, hai un e-commerce, non potrai non prendere in considerazione gli ordini effettuati online.

Hai bisogno di maggiori spunti? Vuoi scoprire tutte le metriche complesse per definire un sito di successo?