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Scritto da Giorgio Nicoli in SEO
09 novembre 2017
Seo Internazionale Per Aziende B2b 4 Passi Fondamentali Per Ottenere Richieste Dall Estero.I9916400 Kyvptoi W1120 H480 L1

Anche tu punti ad internazionalizzare il tuo business? Se vuoi sapere come ricevere ogni giorno nuove richieste di contatto dall’estero, leggi questo articolo: ti spiegheremo i 4 passaggi fondamentali per costruire un piano SEO internazionale che faccia volare la tua visibilità alle stelle.

 

L’internazionalizzazione delle aziende è un fenomeno in crescita, spinto vuoi dalla famosa crisi, vuoi dall’effettiva richiesta di prodotti Made in Italy, ovunque considerati di qualità superiore. Eppure, le aziende B2B che vogliono estendere il loro business al di fuori dell’Italia si scontrano spesso con 3 ostacoli, di natura economica ma anche culturale:

 

  • la difficoltà nell’individuare le controparti commerciali
  • l’utilizzo di canali commerciali diversi
  • il differente background culturale.

 

Il web consente di annullare le distanze geografiche e, se usato correttamente, può abbattere anche le altre barriere: con una mirata strategia di SEO internazionale, ogni azienda B2B può estendere la notorietà del suo brand fuori dai confini nazionali ed ottenere richieste di contatto anche dall’estero.

 

Ti spieghiamo come, consigliandoti anche alcuni strumenti professionali che rendano più efficaci le tue operazioni.

1. SEO internazionale: il primo step è capire cosa cerca il pubblico estero

 

Prima di lanciarti nella creazione di un sito web o di un e-commerce multilingua, è vitale capire se il pubblico a cui vuoi rivolgerti è effettivamente interessato al tuo prodotto/servizio. Come? Verificando se le keyword per le quali vuoi indicizzare il sito hanno grossi volumi di ricerca anche all’estero. Se sì, la tua strategia SEO internazionale è sensata, altrimenti il tuo prodotto potrebbe non essere molto interessante per quel pubblico.

 

Per effettuare questa ricerca hai a disposizione 2 strumenti:

 

  • Google Global Market Finder: questo tool offre la traduzione di ogni keyword in tutte le lingue corrispondenti alle diverse versioni di Google. In una mappa sono poi evidenziate le nazioni che compiono più ricerche per quella parola chiave e, per ogni Stato, sono indicati il numero di ricerche effettuate, la competitività e il CPC della parola chiave.
  • Keyword Planner: anche il Google Keyword Planner fornisce una funzionalità simile. Inserendo le parole chiave che ti interessano, il Planner ti restituisce i volumi medi di ricerca mensile per ciascuna keyword, la concorrenza e il CPC medio. Inoltre suggerisce altri termini correlati e keyword long tail che potresti non avere ancora intercettato.

 

2. Contestualizzare: i contenuti in lingua

 

Quale impressione ti danno quei siti dove i testi sono stati malamente tradotti in italiano? Probabilmente provi una sensazione di sfiducia. Capirai allora perché il primo step per il trattamento dei contenuti è la traduzione precisa di ogni testo. Ma tradurre non basta.

 

Ciò che devi fare è contestualizzare i nuovi contenuti, cioè adattarli non solo alla lingua ma anche alla cultura destinataria del messaggio. Pensa agli articoli di un blog: il pubblico della Malesia, verosimilmente, non avrà gli stessi interessi del pubblico italiano. Dovrai quindi definire delle buyer personas estere e solo allora, in base al luogo e al pubblico di rifermento, potrai progettare un piano editoriale su misura.

 

Uno strumento utile per studiare il background di un pubblico straniero è AnswerThePublic: il sito raccoglie i dati di Google e Bing relativi all’opzione di completamento automatico, e per ogni keyword che inserisci ti restituisce un lungo elenco di “content ideas” che corrispondono alle query più digitate dagli utenti. I risultati possono essere visualizzati secondo diversi criteri, ad esempio i dati ottenuti per la keyword “vestiti” possono essere suddivisi fra query:

 

  • Sotto forma di domande (le classiche 5 W inglesi), per es. “quando i vestiti si restringono”
  • Che contengono una preposizione, per es. “vestiti per matrimonio”
  • Comparative, per es. “vestiti o abiti”.
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Lo strumento diventa particolarmente utile per contestualizzare i contenuti perché offre la stessa funzione per lingue diverse. Inserendo una keyword tradotta nella lingua desiderata, otterrai un elenco con tutte le query più digitate contenenti quella parola chiave, a partire dalle quali stendere un piano SEO internazionale.

 

3.      Contestualizzare: la user experience all’estero

 

Valutate le giuste keyword e adattati i contenuti, per puntare ad un posizionamento sui motori di ricerca bisogna considerare anche l’aspetto della user experience. Pubblici diversi sono abituati a esperienze di navigazione diverse, differenze che si acuiscono passando, ad esempio, dalla cultura occidentale a quella orientale.

 

E una cosa è certa, per una vincente strategia di SEO internazionale è fondamentaleche il sito non sia percepito come uno spazio inaffidabile o poco accogliente, ma contenga tutti gli elementi rassicuranti che facciano sentire a casa anche il visitatore che naviga dalla Malesia!

 

Sottovalutare questo aspetto potrebbe essere fatale: concluderesti un acquisto su un sito che percepisci troppo lontano dalla tua cultura, o che non rispetta i principi di usabilità e chiarezza a cui sei abituato? Scommetto di no. Allo stesso modo, l’utente malese potrebbe essere scoraggiato da un sito troppo “occidentalizzato” e, anche se interessato al prodotto, non invierebbe alcuna richiesta di contatto.

 

Per saperne di più sulle abitudini dei pubblici stranieri, puoi consultare Consumer Barometer, lo strumento interattivo che ti aiuta a scoprire come le persone utilizzano Internet in tutto il mondo. In sostanza, raccoglie i dati relativi al comportamento d’acquisto dei consumatori, e produce tendenze e statistiche: è un tool efficace che ti permette di comprendere meglio il segmento di pubblico a cui sei interessato, di qualsiasi nazionalità esso sia.

 

4. E infine: fare link building con i siti in lingua

 

La link building fa parte di ogni strategia di posizionamento che si rispetti, quindi anche di una strategia di SEO internazionale: anche per i siti web in lingua è necessario avere dei backlink di qualità, che provengano da siti nella stessa lingua.

 

Ciò significa che se vuoi migliorare il posizionamento della versione inglese del tuo sito, i backlink devono uscire da siti in inglese e puntare non solo all’homepage, ma anche alle pagine interne.

 

Per programmare la tua strategia di link building devi valutare:

 

  • La tua situazione attuale, vagliando i link già ottenuti
  • I link ai siti dei tuoi competitor internazionali.

 

Per svolgere questa analisi, puoi usare Majestic, una piattaforma che ha mappato il Web e ha creato il più grande database mondiale di link. Studiare i competitor è fondamentale: chi li linka? Chi li cita? Trova gli influencer giusti, e cerca di farti linkare e citare da loro.