Ecco i 10 step per una buona ottimizzazione: uno dopo l’altro, ti mostreranno come posizionare il sito internet all’estero ed esportare i tuoi prodotti B2B. Dal blog aziendale al piano social, dalla link building alle call to action, ti offriamo gli spunti per una strategia social completa.
Molte volte, le agenzie web propongono ai propri clienti di realizzare siti belli, giocando sulla loro incompetenza in fatto di web marketing. I siti belli non servono a nulla, se nessuno li visita.
Nemmeno un bel sito multilingua, con traduzioni corrette, farà sì che il pubblico straniero compri il tuo prodotto. Ciò che è davvero importante è rendere visibile il tuo strumento digitale, e un’agenzia web sa come posizionare il sito internet all’estero.
Cosa significa posizionare il sito internet all’estero?
Posizionare un sito internet all’estero significa far sì che compaia tra i primi risultati dei motori di ricerca (ad esempio Google), quando gli utenti cercano le parole chiave strategiche per il business. Essere tra i primi risultati garantisce un’altissima visibilità, visite numerose e altrettanti contatti.
Posizionare un sito sui motori di ricerca è un processo lungo, fatto di tanti elementi che devono funzionare sinergicamente, di risultati graduali e non sempre evidenti: devi studiare il tuo target, comprendere i suoi comportamenti di ricerca, scoprire come si esprime, cosa lo colpisce maggiormente; e poi devi ottimizzare il tuo sito, affinché il motore sappia di cosa parla e come ne parla. Se analizzare gli interessi del pubblico italiano può risultare abbastanza semplice, scoprire come pensa e come agisce un utente straniero è più complesso.
In questo articolo ti consiglio i 10 passi che un’azienda di produzione dovrebbe seguire per posizionare il sito internet all’estero.
1. Ti serve un blog aziendale
Quando vuoi posizionare il tuo sito, all’estero come in Italia, devi sempre tenere a mente che hai a che fare con delle persone in carne ed ossa, sedute davanti al loro computer o smartphone, intente a cercare la soluzione migliore per soddisfare un loro bisogno o desiderio impellente.
Sono lì, che cercano di sintetizzare i loro pensieri in 3-4-5 parole da digitare nello spazio di ricerca di Google: il tuo compito è sviluppare contenuti tali che sappiano intercettare quelle 4 o 5 parole (che corrispondono alle cosiddette keyword a coda lunga, di cui ti parlerò tra poco) e offrire una soluzione ai tuoi utenti.
Un ottimo punto di partenza è aprire un blog aziendale, una fonte preziosa di contenuti attira-utenti. Producendo articoli che trattino svariati temi, ma tutti strettamente collegati al tuo core business, comunicherai a Google (e al tuo pubblico internazionale!) l’idea che: a) sei competente su quell’argomento, b) sei un dispensatore di notizie utili per gli utenti.
2. Devi scegliere gli argomenti giusti…
Per scegliere gli argomenti da trattare nel tuo blog aziendale, devi fare un’analisi delle keyword e scoprire quali sono le parole più cercate dagli utenti stranieri, relative al prodotto o servizio che vendi. Stila un elenco di parole chiave “secche” (1 o 2 parole) e di keyword long tail, cioè più dettagliate e specifiche; individua quelle con il più alto numero di ricerche e in base a quelle stendi un piano di argomenti da trattare nei tuoi articoli.
Consiglio: evita articoli noiosi, superficiali o, viceversa, troppo approfonditi. Cerca il giusto grado di approfondimento, inserisci spunti curiosi, notizie originali, immagini, infografiche, video, tutorial. Segui le tendenze del momento, sfrutta gli eventi particolari come le festività e le stagionalità.
Per esempio, se vendi biciclette, puoi parlare delle “biciclette elettriche”, delle “biciclette pieghevoli”, di “come appendere le biciclette in garage”, di “come scegliere la bicicletta giusta”, “5 consigli per la manutenzione della tua bicicletta” e via dicendo. Producendo un contenuto di qualità per ciascuna di esse, ti posizionerai sul motore di ricerca, aumentando le tue chances di intercettare il target.
3. …e organizzarli in un piano editoriale
Quando hai un elenco corposo di argomenti per i tuoi articoli, organizzali in un piano editoriale: ciò significa calendarizzare gli articoli, stabilendo un arco di tempo definito, per esempio 3 o 6 mesi.
Programmando la pubblicazione degli articoli del blog, puoi infatti:
- Distribuire il materiale in modo sensato, evitando di pubblicare troppo in certi periodi e troppo poco in altri.
- Alternare contenuti diversi (news, curiosità, articoli informativi o promozionali), evitando così di pubblicare contenuti simili uno di seguito all’altro.
- Sapere con anticipo quando pubblicare le news relative ad eventi particolari, feste o trend di stagione.
Consiglio: nel piano editoriale scrivi i titoli e un breve abstract, ti aiuterà a raccogliere le idee al momento della stesura. Non hai tempo di dedicarti a tutte queste attività? Affidati ad un copywriter professionista!
4. Organizza il testo in modo chiaro
Quando stendi i tuoi articoli in lingua, devi ricordarti di scrivere testi che invoglino l’utente a leggerli dall’inizio alla fine. In più, per posizionare il sito internet all’estero, devi aiutare Google a capire di cosa stai parlando.
Consiglio: evita i temutissimi “muri di testo”, pagine con righe infinite di testo senza pause, senza paragrafazione, senza sottotitoli, ecc.
- Suddividi il testo in paragrafi. La suddivisione incoraggia il lettore a proseguire la lettura
- Scrivi titoli sintetici ma esplicativi. Inserisci sempre la keyword nel titolo principale e in almeno uno dei sottotitoli
- Inserisci elenchi puntati. Sono intuitivi, facilitano la lettura e la comprensione
- Allega immagini, video o infografiche. Sono una pausa piacevole per l’occhio
- Formatta il testo (grassetti, corsivi, ecc.). Crea un percorso che l’occhio può seguire per cogliere subito il senso del test
5. Aggiungi un numero equilibrato di link interni ed esterni
Per posizionare il sito internet all’estero, è importante inserire nelle pagine del sito alcuni link, interni ed esterni.
- I link interni sono quelli che puntano ad altre pagine del tuo sito, solitamente a quelle più importanti o quelle che vuoi posizionare prima delle altre: in questo modo, comunicherai al motore di ricerca l’idea che le pagine linkate siano particolarmente rilevanti.
- I link esterni rimandano a siti autorevoli: inserendoli nel testo, offrirai ai tuoi utenti spunti interessanti. La tua attenzione ai loro bisogni verrà ricompensata!
Visto che parliamo di siti multilingua, va da sé che i link esterni debbano puntare a siti stranieri, facilmente leggibili dal tuo target di riferimento.
Consiglio: i link sono l’elemento costituivo del web. Sfruttali nel modo giusto, non abusarne. Pagine stipate di link sono malviste dai Google bot, che li interpretano come spam e penalizzano il loro autore.
6. Inserisci ad intervalli regolari call to action persuasive
Gli elementi interattivi tengono incollato il lettore alla pagina: ricordati quindi di inserire call to action nei tuoi articoli.
Una call to action è un invito all’azione: può suggerire all’utente altri articoli interessanti o invitarlo a scaricare risorse gratuite, iscriversi ad un corso di formazione, approfondire le caratteristiche di un prodotto o servizio che offri, ecc.
Esempio:
È importante che le CTA colpiscano l’attenzione, sia visivamente (emergendo dallo sfondo della pagina) che concettualmente, distinguendosi dal flusso di testo. Devono essere distribuite nel testo, ma con moderazione: troppe CTA potrebbero distogliere l’attenzione dell’utente o infastidirlo convincendolo ad abbandonare la pagina.
Consiglio: Le CTA devono essere sintetiche, scritte con un copy persuasivo che stuzzichi la curiosità e suggerisca anche un certo senso di urgenza.
7. Ottimizza il sito lato SEO
Passando agli aspetti più tecnici, per posizionare il sito internet all’estero devi mettere in pratica alcune tecniche SEO: se non sai cosa sono e hai paura di danneggiare il tuo sito, rivolgiti ad una web agency competente.
Il tuo sito multilingua deve contenere alcuni elementi che facilitino il lavoro dei Google bot, i robot che esplorano costantemente il web e analizzano tutti i nuovi contenuti, per indicizzarli e posizionarli.
Perché piaccia ai tuoi utenti stranieri, e di conseguenza anche a Google, il tuo sito deve essere:
- Veloce. Pagine che impiegano troppi secondi a caricarsi scoraggiano tutti, anche il più zen degli utenti.
- Responsive. In Italia come all’estero, i siti vengono visualizzati in gran parte da mobile: il tuo sito deve essere responsive, cioè adattarsi automaticamente al device sul quale è visualizzato, sia esso un PC, uno smartphone o un tablet.
- Ottimizzati. Ottimizza il codice con elementi come i metatag, delle “etichette” che forniscono istruzioni al motore di ricerca su come interpretare il contenuto delle pagine. Ricordati principalmente di questi 3: meta keywords (parola chiave principale), meta title (titolo della pagina) e meta description (stringa di testo che appare sotto al titolo, nella pagina dei risultati di Google). Non dimenticare anche altri elementi come gli alt text (testo alternativo di un’immagine) per ottimizzare le descrizioni delle immagini.
Consiglio: ricordati che ciò che piace agli utenti, piace anche a Google. Quindi ottimizza, sì, ma tieni sempre in considerazione che hai a che fare prima con delle persone in carne ed ossa, e poi con dei robot.
8. Guadagnati backlink in target
I backlink sono i link entranti: guadagni un backlink quando un altro sito cita il link a una pagina del tuo sito.
Perché sono importanti? Perché, se provengono da siti stranieri autorevoli, trasferiscono parte della loro autorevolezza anche a te. Se sono in target, cattureranno in modo spontaneo l’attenzione di un pubblico già interessato al tuo prodotto. Se vuoi posizionare il tuo sito internet all’estero, è importante che un certo numero di siti stranieri punti al tuo: sarà rilevante per Google, ma anche per il pubblico che si fida del sito autorevole.
Consiglio: come fare a guadagnarsi i backlink? Grazie a tutto ciò che ti ho spiegato fin qui, cioè producendo contenuti di qualità e strutturando un sito che piaccia anche al motore di ricerca.
9. Condividi i tuoi articoli
I social sono uno strumento fondamentale: sono gratuiti e ti permettono di raggiungere un’ampia fetta di pubblico. Devi sfruttarli il più possibile e condividere i post del tuo blog sulla tua pagina aziendale: al traffico proveniente dai motori di ricerca si aggiungerà la community dei tuoi social (Facebook, Twitter, LinkedIn, ecc.).
Più un articolo viene condiviso, più il tuo brand si fa conoscere all’estero e più aumentano le visite al tuo sito: oltre a condividere tu stesso, cerca di stimolare le condivisioni altrui. Produrre un contenuto è il tuo obbiettivo.
Consiglio: anche se non impattano direttamente a livello SEO sul posizionamento del sito internet all’estero, ricordati che le condivisioni, i like e le reactions sono fondamentali per accrescere la popolarità del tuo brand!
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